martedì 6 dicembre 2016

27 FEBBRAIO

     ·         Ore  _ Colazione in hotel
   ·         Visita al campo di concentramento di Terezin con bus privato e guida



L'Olocausto con gli occhi dell'innocenza

Erano in 15.000: non ne sono sopravvissuti nemmeno 100. Avevano tutti un’età compresa tra i 12 ed i 16 anni.
Terezìn fu il maggiore campo di concentramento nazista sul territorio della Cecoslovacchia. Costruito come transito per gli ebrei che dal Protettorato di Boemia e Moravia venivano deportati verso i campi di sterminio dei territori orientali, dalla sua nascita vi furono deportati 150.000 persone, fra le quali 15.000 bambini. La maggior parte trovò la morte nel ghetto stesso o negli altri campi nazisti.
Non ci sono immagini forti, non ci sono cumuli di scheletri. Ma i quattromila disegni, come le sessantasei poesie di quelle giovani anime strappate alla vita, hanno senza dubbio lo stesso effetto. Il campo di Terezìn proprio perché di transito, è stato uno dei pochi che prevedeva uno spazio per i bambini. Stesse condizioni igieniche, stessa fame, stesse malattie. Proprio come gli adulti. Stessa Identica sofferenza.
Sotto la guida degli ebrei adulti, i bambini frequentarono lezioni e parteciparono a molte iniziative culturali. Tra gli animatori anche Dicker Brandejsovà, artista e progressista morta, proprio come la maggior parte dei bambini, nel campo di Auschwitz nell'autunno del '44.
Sono qui riportate tre delle sessantasei poesie scritte dai bambini rinchiusi a Terezìn, uno dei campi di concentramento più tristemente famosi. Si noti, leggendo queste poesie, il grande coraggio e la grande voglia di vivere di questi bambini.
Accanto ad ogni poesia sono riportati, inoltre, alcuni dei disegni fatti dai bambini nel campo di concentramento di Terezìn.


   ·         Ore 13.30 _ Pranzo libero

   

·         Tempo libero

   

     
   ·        Trasferimento con bus privato per aeroporto

   

·         Ore 19.30 _ Volo x Italia


   ·         Ore 21.00 _ Arrivo a Malpensa


   ·         Ore 22.00 _ arrivo a scuola

Nessun commento:

Posta un commento